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La Rift Valley Etiopica: geografia e fisiografia

Il settore etiopico del sistema di rift valleys dell'Africa Orientale si estende per circa 1000 km in direzione NE-SO dalla depressione dell'Afar, a Nord, fino alla depressione del Lago Turkana a Sud. Esso si sviluppa per più di 10° di latitudine, da circa 15° a circa 4° Nord; quasi interamente contenuta in territorio etiopico, la depressione tettonica sconfina in Eritrea nella sua parte settentrionale e in territorio di Gibuti nella porzione Nord-orientale, mentre a Sud termina in corrispondenza del Kenya settentrionale.
La parte settentrionale del rift etiopico corrisponde alla depressione dell'Afar (o della Dancalia) un'ampia zona triangolare di sprofondamento tettonico che fa da raccordo tra la rift valley africana ed i bacini oceanici del Mar Rosso e del Golfo di Aden. Il limite Sud, corrispondente alla parte settentrionale della depressione del Lago Turkana, è invece caratterizzato da una conformazione tettonica molto complessa, essendo la rift valley sostituita da una serie di bacini separati da piccole catene montuose, che si estendono su un'ampia regione di circa 300 km che caratterizza la zona di sovrapposizione tra la porzione etiopica e quella keniota del rift africano.

 

Fisiografia del settore etiopico della Rift Valley (cliccare sopra per scaricare per una versione più grande)

 

La tipica morfologia della rift valley è sviluppata nel cosiddetto Main Ethiopian Rift (Rift Etiopico Principale), un settore di circa 500 km di lunghezza che dal limite meridionale della depressione dell'Afar (latitudine circa 9°40'N) raggiunge la regione dei laghi Abaya e Chamo (latitudine circa 5°30'N). In questo settore, la fossa tettonica larga mediamente 80 km separa l'altopiano etiopico ad Ovest da quello somalo ad Est. Gli altopiani sono separati dal fondo della rift valley e dalla depressione dell'Afar da imponenti scarpate di origine tettonica in prossimità delle quali si passa rapidamente dalle quote elevate degli altopiani al fondovalle. I dislivelli che caratterizzano tali scarpate possono raggiungere e superare i 2500 m, come ad esempio nel caso della grande scarpata che separa l'altopiano etiopico dalla depressione dell'Afar, a Nordest di Addis Abeba, dove in pochi chilometri si passa dai 3000-3500 m circa dell'altopiano a quote inferiori ai 1000 m nel fondo della depressione.


Profili topografici e visione 3D di un modello digitale del terreno del settore etiopico della Rift Valley (cliccare sopra per scaricare per una versione più grande)

 

Diversa è la morfologia della depressione di Afar, un bassopiano di forma triangolare dove la quota diminuisce regolarmente verso nord (Depressione della Dancalia) e verso est, dove le rive del Lago Asal, che fluttuano intorno a 155 sotto il livello del mare, rappresentano i punti emersi più bassi del continente Africano. La depressione ospita uno degli ambienti più inospitali della terra: le temperature massime possono superare i 50° nella stagione estiva e Dallol, alla terminazione nord dell'Afar, ha la temperatura media più alta mai registrata per una località abitata: 34°C tra il 1960 e il 1966. La depressione di Afar è separata dagli altopiani Etiope e Somalo da delle grandi scarpate tettoniche. La separazione con il Mar Rosso e il Golfo di Aden è definita in modo meno netto e corrisponde ai rilievi del blocco dancalo (definiti anche Alpi Dancale) e a quelli, ancora meno pronunciati, del blocco Ali-Sabieh. Verso nord, la depressione si incunea tra i rilievi del blocco dancalo e la scarpata Etiope fino a congiungersi col Mar Rosso in prossimità del Golfo di Zula. Il Golfo di Tadjoura invece separa il blocco Ali-Sabieh dalla Alpi Dancale, connettendo l'Afar con il Golfo di Aden. Trovandosi sotto il livello del mare, parte della regione di Afar sarebbe sommersa da acqua marina se centri vulcanici recenti non la isolassero sia dal Mar Rosso che dal Golfo di Aden.

 
Per maggiori informazioni contattare:
Dr. Giacomo Corti, Consiglio Nazionale delle Ricerche, Istituto di Geoscienze e Georisorse
Via G. La Pira, 4, 50121 Firenze, Italia - Email: giacomo.corti@igg.cnr.it | Telephone: +390552757524
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